E forse questo tempo finirà,
lasciandoci inermi in una tempesta di sussulti.
Pochi attimi di disagio,
E un vortice violento verso il vuoto.
Lancette ferme,
parole di storia che si frantumano su di una carta incenerita.
Un filo di seta che si sfilaccia,
niente di più sottile.
E forse questo tempo finirà,
riducendo tutto ad un inferno di silenzi.
Sfiorare le tue labbra con un dito non è mai stato un sogno.
Soffermarmi alla tua porta pregando di restare ha ucciso il mio respiro.
Sciolte le mani,
Le mie dalle tue,
Ho bagnato il cuscino di lacrime amare,
Soffocando in singhiozzi vigliacchi,
Che non avevano il coraggio di uscire.
Polvere alla soglia è quel che rimane,
mentre con un semplice soffio cancelli le mie orme.
Muore così il giorno,
Col suo sorriso luminoso,
Invocando una notte così tetra che temo quasi di dormire.
lunedì 3 marzo 2008
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